Una serata intensa, ricca di emozioni e spiritualità. Questo è ciò che ha vissuto chi lo scorso venerdì 5 luglio è salito al Girfalco per assistere al primo spettacolo della Rassegna 2024 del “Teatro sul Sagrato” promossa dall’Arcidiocesi di Fermo sul sagrato della Cattedrale di Fermo.
In scena, “La storia di Francesco”, uno spettacolo magnificamente scritto e diretto da Pino Quartullo, tratto dal romanzo “La sapienza di un povero” di Eloi Leclerc. La maestosità della facciata della Cattedrale, unita alle luci ed alle musiche sapientemente curate, hanno completato il tutto, permettendo allo spettatore di vivere il dolore, il dubbio e la disperazione provate dallo stesso Francesco negli ultimi tempi della sua vita, per poi riscoprire, anche grazie al sostegno di Chiara, la gioia dell’incontro e della presenza del Signore nella sua vita. Emozionante, commovente, capace di risvegliare le coscienze e rafforzare la fede.
Più di trecento gli spettatori che hanno riempito lo spazio antistante il sagrato del duomo. Fra il pubblico anche Margherita Romaniello, produttrice dello spettacolo stesso, con “La città degli Artisti”.
Molto bravi ed espressivi i sette attori in scena: Francesco Tortorella (San Francesco), Roberto Fazioli (fra Tancredi ed il Messo di Satana), Francesco Trasatti (fra Pietro), Massimiliano Viola (fra Leone), Simone Sabìa (fra Rufino), Giorgio Melone (fra Pacifico e il novizio), Rachele Sarti (Santa Chiara).
Venerdì prossimo, 12 luglio, andrà in scena a Mogliano il secondo appuntamento del Teatro sul Sagrato, un progetto dell’Arcidiocesi di Fermo realizzato grazie al contributo dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, alla Fondazione Terzo Millennio ed alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo: sarà la volta di “FRANCESCO, di ogni tempo liberi”, a cura di Jobel, scritto e diretto da Lorenzo Cognatti e Roberta Palombo. Musiche di Simone Scifoni, coreografie di Silvia di Pietro, con Jacopo Riccardi, Maria Casamonti, Emanuele Franco, Beatrice Frattini, Andrea Filippini. L’inizio è fissato alle ore 21.15 presso il Chiostro di San Gregorio Magno. Ingresso libero.